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MAGISTRATI ONORARI: APPROVATO DALLA CAMERA IL DDL DI RIFORMA

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  • On Dicembre 11, 2024
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Passa adesso al vaglio del Senato il disegno di legge firmato dal Ministro Nordio per rispondere alla procedura d’infrazione europea avviata nei confronti dell’Italia a causa del mancato riconoscimento dello status di lavoratori dei giudici non togati.

È stato approvato dalla Camera dei Deputati il 5 dicembre 2024 il disegno di legge di riforma della magistratura onoraria che attende adesso l’esame del Senato. 

Il DDL è stato presentato alla Camera il 5 luglio 2024 ed è collegato alla manovra di bilancio 2024- 2026.

LA FIGURA DEL MAGISTRATO ONORARIO

I giudici onorari sono previsti dalla Costituzione all’art. 106 dove si prevede che “la legge sull’ordinamento giudiziario può ammettere la nomina, anche elettiva, di magistrati onorari per tutte le funzioni attribuite a giudici singoli”.

IL DDL

Il disegno di legge governativo introduce delle disposizioni che revisionano il regime giuridico, economico e previdenziale dei magistrati onorari e regola compiutamente sia il rapporto di lavoro di coloro che optano per l’esercizio esclusivo delle funzioni onorarie sia di coloro che non hanno esercitato tale opzione.

Il DDL risponde così ai rilievi formulati dalla Commissione europea all’Italia con l’apertura di una procedura di infrazione (n. 2016/4081) per violazione dei diritti sul lavoro dei magistrati onorari.

LA PROCEDURA DI INFRAZIONE EUROPEA

Il 15 luglio 2021 la Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione (2016/4081) sulla base del convincimento che la legislazione italiana sui magistrati onorari non sia pienamente conforme al diritto del lavoro dell’UE. Il punto nodale sollevato dalla Commissione è il mancato riconoscimento dello status di lavoratori, in quanto dal diritto italiano i magistrati onorari sono considerati volontari prestatori di servizi a titolo “onorario”. Dal mancato riconoscimento deriva l’assenza di una serie di tutele quali le ferie, la maternità, la malattia, la giusta retribuzione, nonché l’abuso di contratti a tempo determinato che si succedono nel tempo. La Commissione europea ritiene che la normativa adottata dall’Italia nel 2017 (decreto legislativo n. 116 del 2017) non abbia ancora fornito soluzioni al riguardo e pertanto, facendo anche seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea (C-658/18 del 16 luglio 2020) – che ha confermato l’applicabilità della direttiva 2003/88 sul lavoro subordinato all’attività svolta dal giudice di pace – ha deciso di aprire una nuova procedura di infrazione.

I CORRETTIVI ALLA DISCIPLINA

Un primo intervento correttivo della disciplina riguardante la magistratura onoraria è stato attuato dalla legge di bilancio per l’anno 2022 (art. 1, commi 629-633, della legge n. 234 del 2021), che ha apportato notevoli modifiche al decreto legislativo n. 116 del 2017, prevedendo una procedura valutativa di conferma per i magistrati onorari ed il riconoscimento di una indennità in favore di chi decida di non partecipare alla procedura o che non la superi, a titolo di ristoro delle perdite subite per la illegittima reiterazione del rapporto onorario.

Un ulteriore intervento è stato effettuato dall’art. 15-bis del decreto-legge n. 75/2023, che ha disposto l’assimilazione dei compensi percepiti dai magistrati onorari ai redditi da lavoro dipendente e l’iscrizione dei magistrati onorari all’assicurazione generale obbligatoria dell’INPS o alla gestione separata a seconda che svolgano le funzioni in via esclusiva o in via non esclusiva.

LE NOVITÀ DEL DDL

Le novità riguardano l’orario di lavoro settimanale, il compenso, la previdenza, l’incompatibilità.

ORARIO DI LAVORO 

La principale differenza tra il regime dei togati e degli onorari è rappresentata dall’orario lavorativo settimanale che prevede

  • 36 ore a settimana per i magistrati in regime di esclusività 
  • 16 ore a settimana per i magistrati non in esclusività.

IL COMPENSO

  • Per i magistrati in esclusiva si tratta di tredici mensilità per 58.840 euro all’anno
  • Per i magistrati non in esclusiva le mensità sono 12 per 20.000 euro annui.

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LA PREVIDENZA

  • Per i magistrati in esclusiva è prevista l’iscrizione al regime ordinario Inps.
  • Per i magistrati non in esclusiva l’iscrizione è alla gestione separata Inps.

INCOMPATIBILITÀ

È prevista l’incompatibilità per chi nei cinque anni precedenti la domanda ha svolto abitualmente attività professionale per imprese di assicurazione o bancarie o società di intermediazione finanziaria site nelle vicinanze del luogo in cui si svolgeranno le funzioni giudiziarie.

Incompatibilità anche per i magistrati onorari in caso di matrimonio, unione civile o parentela con magistrati onorari o avvocati che operino negli stessi luoghi in cui si svolgeranno le funzioni onorarie. E’, infine, vietatal’assegnazione presso lo stesso ufficio per gli onorari che presentano vincoli di parentela fino al secondo grado.

QUI IL TESTO DEL DDL

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