Formazione aziendale: il fondo MetApprendo
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- On Ottobre 19, 2021
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Come approfondito da G. Impellizzieri, G. Machì, in Verso un “sistema” della formazione nel settore metalmeccanico?, Bollettino speciale ADAPT n. 1/2021, l’art. 7 – Formazione Continua, contenuto all’interno della Sezione Quarta, Disciplina del rapporto individuale di lavoro, Titolo VIII, del CCNL Metalmeccanici, le parti sottoscrittrici (Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom e Uilm) del contratto rinnovato il 5 febbraio 2021 hanno ribadito la centralità e l’importanza dell’investimento delle imprese e dei lavoratori in materia di formazione continua. L’obiettivo prefissato è quello di aggiornare, perfezionare o sviluppare le competenze professionali dei lavoratori, con particolare attenzione alle competenze digitali.
Secondo le parti sottoscrittrici, la formazione deve necessariamente rispondere alle esigenze sia aziendali che dei lavoratori, rappresentando dunque un investimento e un valore condiviso per tutti i soggetti coinvolti. In questo contesto le stesse reputano che l’analisi del fabbisogno formativo, tenuto conto anche del bilancio delle competenze acquisite, sia da considerarsi come uno strumento capace di accertare le competenze da sviluppare al fine di migliorare la competitività aziendale e la professionalità delle persone.
Da un punto di vista pratico, a far data dall’1.1.2017 e all’interno di un triennio, le aziende che applicano il CCNL metalmeccanico sono tenute a coinvolgere i lavoratori in percorsi di formazione continua della durata di 24 ore pro-capite, in relazione al fabbisogno formativo, elaborando progetti aziendali con il coinvolgimento della R.S.U. oppure aderendo a progetti territoriali o settoriali.
Allo scopo di supportare l’organizzazione della formazione, la pianificazione e la registrazione della stessa, l’art. 7 ha previsto che “saranno predisposti Servizi per la Formazione da definirsi in un Protocollo di regolamentazione tra le Parti. La definizione di dettaglio degli stessi avverrà nell’ambito delle seguenti macco aree: creazione di una Piattaforma nazionale per l’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti con particolare attenzione alle peculiarità delle pini; pianificazione e registrazione della formazione mediante tecnologia Block chain, offerta di pillole formative; piani di rafforzamento delle competenze digitali; formazione su competenze trasversali ad hoc per apprendisti; supporto alla realizzazione di percorsi di alternanza scuola lavoro; definizione di nuovi criteri e modalità di condivisione dei piani formativi settoriali multi-regionali da presentare a Fondimpresa”. Tali Servizi per la Formazione, sempre secondo quanto disposto dall’art. 7, saranno finanziati da un contributo aziendale una tantum pari a 1,50 euro per dipendente.
Dopo qualche mese di attesa, il 21 settembre 2021 Federmeccanica è intervenuta con una circolare, la n. 36 del 2021, andando a fornire alle aziende delle indicazioni operative per il versamento del contributo aziendale una tantum di 1,50 euro che, come evidenziato in precedenza, è finalizzato a sostenere la realizzazione della piattaforma che metta a disposizione di tutte le aziende metalmeccaniche i servizi per la formazione.
Più specificamente, al fine di consentire l’attuazione di quanto previsto dall’art. 7, si è deciso di costituire una associazione denominata MetApprendo che viene gestita bilateralmente dalle parti stipulanti il contratto collettivo nazionale. L’obiettivo di MetApprendo è quello di mettere a disposizione delle imprese e dei lavoratori i servizi per l’organizzazione della formazione, con adeguati strumenti tecnici.
Per poter rispettare l’obbligo di versamento del contributo una tantum, pari a 1,50 euro per ogni dipendente, le aziende interessate hanno dovuto registrarsi a MetApprendo entro il 15 ottobre 2021.
L’ammontare complessivo del contributo da versare deve prendere in considerazione il personale in forza al 31 dicembre 2020. Il contributo, infatti, è dovuto per ciascun lavoratore, a prescindere dalla tipologia del rapporto di lavoro, che risulti essere dipendente dell’impresa a quella data. Sono compresi, quindi, i lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato, a tempo parziale, gli apprendisti, i lavoratori con altre forme contrattuali di rapporto di lavoro subordinato, nonché i dirigenti. Sono invece esclusi i lavoratori in somministrazione sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato.
Proporzionalmente al numero di lavoratori indicati dall’azienda, la piattaforma genera automaticamente un bollettino MAV (Pagamento Mediante Avviso) grazie al quale è stato possibile procedere con il pagamento. Si evidenzia che gli importi versati non sono imponibili ai fini fiscali e contributivi e con il versamento del contributo l’azienda diventa socia di MetApprendo, avendo così l’opportunità di fruire dei servizi messi a disposizione dalla piattaforma.
Oltre agli aspetti meramente tecnici, le parti sociali hanno espresso pareri positivi rispetto all’introduzione della nuova piattaforma. Secondo Benaglia, leader della Fim, la piattaforma MetApprendo assolverebbe il compito di “rendere più facile e accessibile il diritto alla formazione per i lavoratori e l’organizzazione da parte delle imprese”. Per Palombella, leader della Uilm, l’obiettivo prefissato, anche tramite l’istituzione della piattaforma, è quello di poter intraprendere percorsi di formazione di qualità “mettendo a disposizione delle aziende una piattaforma completa, basata sulle più recenti tecnologie e facilmente accessibile”. Infine, Re David, leader della Fiom, ha evidenziato che con il rinnovo del contratto collettivo si è finalmente intrapresa “una strada di innovazione importante, nel solco del CCNL del 2016” con cui era stato già previsto il diritto soggettivo alla formazione.
L’auspicio, quindi, è quello che, anche grazie l’introduzione di MetApprendo, la formazione continua possa ricoprire sempre più un ruolo importante sia nei confronti dei lavoratori sia nei riguardi delle aziende.
Credit by:
Stefano Rizzotti – Bollettino ADAPT
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