PARITÀ DI GENERE: LE NOVITÀ NORMATIVE A LIVELLO NAZIONALE E EUROPEO
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- On Giugno 12, 2024
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C’è tempo fino al 15 luglio per la trasmissione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile mentre Parlamento e Consiglio Europeo hanno pubblicato due Direttive in materia.
Sono state definite le modalità per la redazione del “Rapporto biennale sulla parità di genere” da parte delle aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti, ai sensi dell’articolo 46 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, il Decreto legislativo n. 198/2006.
In merito il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, ha pubblicato, lo scorso 4 giugno 2024, il Decreto interministeriale del 3 giugno 2024.
Il decreto del 3 giugno
All’articolo 1 il sopracitato decreto specifica che “le aziende pubbliche e private che occupano più di cinquanta dipendenti nel complesso delle proprie sedi, dipendenze ed unità produttive redigono un rapporto unico, nel quale sono fornite le informazioni relative a tutti gli occupati. La presentazione del rapporto è effettuata a cura del legale rappresentante o di altro soggetto abilitato.
Le aziende con sede legale all’estero sono tenute a presentare il rapporto esclusivamente nel caso in cui abbiano in Italia una o più sedi, dipendenze o unità produttive che occupano, nel loro complesso, più di cinquanta dipendenti. In tale ipotesi viene presentato un unico rapporto, che fornisce le informazioni relative a tutti gli occupati presso le sedi, dipendenze o unità produttive situate in Italia. La presentazione del rapporto è effettuata da una delle sedi, dipendenze o unità produttive situate sul territorio italiano.
Ai sensi dell’articolo 46, comma 1-bis, del citato decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, le aziende possono redigere il rapporto di cui al comma 1 su base volontaria, utilizzando le medesime modalità telematiche definite con il presente decreto”.
Modalità di presentazione del rapporto
Il rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile dovrà essere redatto in modalità esclusivamente telematica, attraverso la compilazione on-line di un modulo allegato al sopracitato decreto.
A tal fine, sul portale istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Servizi Lavoro è reso disponibile l’apposito applicativo informatico, al quale potranno accedere le aziende mediante lo SPID o la Carta di Identità Elettronica (CIE) del legale rappresentante o di altro soggetto abilitato, o mediante altri sistemi di autenticazione previsti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
I dati forniti per la redazione del rapporto non devono indicare l’identità del lavoratore, del quale deve essere specificato solo il sesso, in modo che i dati riportati non consentano, neppure indirettamente, l’identificabilità degli interessati.
Al termine della procedura di compilazione dei moduli di cui al comma 1, l’applicativo informatico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, qualora non rilevi errori o incongruenze, rilascia una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso.
Termini di presentazione del rapporto biennale
Limitatamente al biennio 2022-2023, il termine di trasmissione del rapporto biennale è il 15 luglio 2024.
Per le annualità successive, il termine di trasmissione è confermato al 30 aprile dell’anno successivo alla scadenza di ciascun biennio.
Ai fini della partecipazione a procedure pubbliche per le quali sia richiesta la presentazione di tale documento, fino a quando non sarà reso disponibile sul sito internet istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali l’applicativo informatico per la compilazione del rapporto biennale, le Aziende interessate potranno produrre copia del rapporto già presentato con riferimento al biennio precedente. Resta fermo l’obbligo di fornire alla stazione appaltante anche il rapporto relativo all’ultimo biennio entro il termine di scadenza previsto per la presentazione dello stesso.
Le direttive di Parlamento e Consiglio Europeo
Anche sul fronte europeo la materia è in evoluzione. Il Parlamento e il Consiglio Europeo hanno pubblicato, infatti, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 29 maggio 2024, due Direttive sulla parità di genere:
- La Direttiva (UE) 2024/1499, del 7 maggio 2024, relativa alle norme sugli organismi che sin occupano di parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza o dall’origine etnica, tra le persone in materia di occupazione e impiego indipendentemente dalla religione o dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dall’età o dall’orientamento sessuale e tra le donne e gli uomini in materia di sicurezza sociale e per quanto riguarda l’accesso a beni e servizi e la loro fornitura, e che modifica le direttive 2000/43/CE e 2004/113/CE;
- la Direttiva (UE) 2024/1500, del 14 maggio 2024, attiene alle norme riguardanti gli organismi per la parità nel settore della parità di trattamento e delle pari opportunità tra donne e uomini in materia di occupazione e impiego, e che modifica le direttive 2006/54/CE e 2010/41/UE.
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