Blog Image

VIGILANZA SUL LAVORO: PUBBLICATO IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE 2024

  • Posted by autore blog
  • On Giugno 4, 2024
  • 0
Condividi sui social

Priorità e obiettivi trovano fondamento nel Piano Nazionale di contrasto al Sommerso che rientra tra gli impegni assunti dall’Italia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

É stato pubblicato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro il documento di programmazione della vigilanza per il 2024. L’obiettivo prioritario resta quello di orientare l’attività di vigilanza verso tutti i fenomeni illeciti di particolare disvalore socioeconomico che danno vita a forme di economia sommersa.

Il Piano Nazionale di contrasto al Sommerso

Le priorità e gli obiettivi della programmazione dell’attività di vigilanza dell’INL trovano fondamento soprattutto nel Piano Nazionale di contrasto al Sommerso, che è stato adottato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con d.m. n. 221 del 19/12/2022, aggiornato con d.m. n. 58 del 06/04/2023 (Piano Nazionale emersione lavoro sommerso 2022-2025).

Il PNS rientra tra gli impegni assunti dall’Italia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le sue attività saranno realizzate in sinergia con le altre Autorità e gli organi di controllo componenti del Comitato nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, per il contrasto dei fenomeni illeciti aventi aspetti transfrontalieri, con l’Autorità Europea del Lavoro (ELA) e con gli altri Stati membri dell’Unione Europea. 

Salute e sicurezza e la visione zero

In materia di salute e sicurezza sul lavoro, l’INL, nella pienezza dei poteri riconosciuti dalla legge n. 215 del 17/12/2021 di conversione del d.l. n. 146 del 21/10/2021, ed a seguito dell’aumento in organico di ispettori tecnici mira ad implementare gli accertamenti volti ad assicurare la corretta applicazione delle misure previste dal d.lgs. n. 81/2008 . L’approccio dell’attività dell’INL in questo contesto è quello della «Visione Zero» rispetto alla mortalità connessa al lavoro, in linea con il Quadro Strategico UE 2021-2027 della Commissione Europea che ha, tra le priorità, quella di migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e la gestione dei cambiamenti del mondo del lavoro legati alla doppia transizione (green e digitale) e all’invecchiamento della popolazione. 

Gli interventi ispettivi previsti 

Gli interventi ispettivi previsti per il 2024 sono principalmente rivolti al contrasto dei fenomeni di irregolarità in materia di lavoro e legislazione sociale di più grave allarme sociale e tengono conto degli obiettivi rimessi all’INL per l’attività di vigilanza dalla convenzione triennale con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. 

L’immissione in servizio di un congruo numero di nuovi ispettori, ordinari e tecnici, per i quali è stato completato il percorso formativo, consente di implementare gli interventi di presidio del territorio fino al raggiungimento di un totale di n. 101.500 accessi ispettivi di cui n. 73.230 di vigilanza ordinaria, compresi n. 36.615 per contrasto al sommerso, e n. 28.270 di vigilanza tecnica. 

Vediamo di seguito le principali linee di indirizzo e programmazione dell’attività di vigilanza per l’anno 2024 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. 

Vigilanza di iniziativa 

L’attività di vigilanza di iniziativa dell’INL assicura gli obiettivi fissati nella Convenzione sottoscritta con il Ministero del lavoro e politiche sociali. In particolare, la programmazione della vigilanza d’iniziativa deve orientarsi verso aziende con diversa consistenza numerica di personale dipendente ricomprese nei tradizionali settori: agricoltura, costruzioni, logistica e trasporto, attività manifatturiere, servizi di alloggio e ristorazione, intrattenimento e attività stagionali, commercio all’ingrosso e dettaglio e servizi alle imprese. 

Tra gli obiettivi stabiliti la Convenzione prevede che lINL dia attuazione al PNS assicurando continuità di intervento in coerenza con il Piano Triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura ed al caporalato. L’INL è, infatti, uno dei principali soggetti attuatori del “Piano Nazionale per la lotta al lavoro Sommerso 2023-2025” (PNS), i cui target, fissati dal PNRR, consistono: 

  • nell’incremento del 20% del numero di ispezioni rispetto alla media del triennio 2019-2021 entro la fine del 2024;
  • nella riduzione di almeno due punti percentuali dell’incidenza del lavoro sommerso nei settori economici interessati dal Piano. 

Nell’ambito del PNS, l’INL è chiamato a dare attuazione, tra le altre, alle due linee di azione:

  • LINEA I – Azione 1: Utilizzo dei dati di vigilanza dell’INL per l’analisi statistica;
  • -LINEA II – Azione 1: Miglioramento dell’attività ispettiva.

Rispetto allutilizzo dei dati di vigilanza dell’INL per l’analisi statistica, nel corso del 2024 dovrà essere data piena attuazione al regime misto di ispezioni (imprese selezionate in base alle risultanze dell’attività di intelligence e campione statistico) finalizzato alla produzione del benchmark per l’analisi dell’evoluzione del fenomeno del sommerso. A tal fine è stato selezionato un campione di n. 3002 aziende che sarà inserito nella programmazione ispettiva della costituenda task force prevista dal PNS.

Contrasto al sommerso 

La programmazione della vigilanza di iniziativa relativa al contrasto al sommerso viene indirizzata verso le seguenti irregolarità più diffuse:

  • “Lavoro nero” : Come definito nel PNS 2023-2025, indica il caso della totale invisibilità giuridica” del rapporto di lavoro che ricorre quando il datore di lavoro impiega personale alle sue dipendenze in mancanza delle necessarie comunicazioni agli enti preposti, con conseguente mancato versamento della contribuzione previdenziale, assicurativa e fiscale.  Il fenomeno è diffuso in tutto il territorio nazionale ma con un tasso di irregolarità che varia da regione a regione e anche per tipologia di lavoratori. Dai dati disponibili, infatti, emerge che il lavoro nero” è più diffuso tra lavoratori con bassa scolarizzazione, giovani, donne e immigrati, perlopiù extra-UE nonché sprovvisti di permesso di soggiorno. Particolare attenzione sarà rivolta ai settori nei quali storicamente si annida maggiormente questo fenomeno, caratterizzati da un elevato turnover del personale, come i seguenti: 
  • agricoltura e industria agroalimentare
  • manifatturiero, con particolare attenzione alle realtà che producono prodotti industriali e artigianali, quali ad esempio pelletteria, abbigliamento; 
  • logistica; 
  • aeroportuale; 
  •  commercio e pubblici esercizi; 
  • edilizia.

  • Lavoro grigio”
    Illecite esternalizzazioni:
    In base a quanto stabilito dal PNS il lavoro grigio” include quei rapporti di lavoro che, seppure formalmente regolari, presentano, nel concreto svolgimento, elementi di irregolarità sostanziali e ricomprende i fenomeni dell’appalto e del distacco, anche transnazionale, non genuini e della somministrazione abusiva, cioè effettuata da soggetti privi della necessaria autorizzazione.  L’attività riguarda tutti i settori produttivi e si concentra, in particolare, sui settori della logistica, dell’industria manufatturiera e agroalimentare, relativamente ai quali si prosegue con le vigilanze speciali che riguardano imprese selezionate in base alle risultanze dell’attività di intelligence.  La programmazione dell’attività di controllo ispettivo è, inoltre, attuata anche sulla base delle segnalazioni provenienti dagli Osservatori sulla cooperazione, presenti a livello territoriale e centrale.  Inoltre, l’Agenzia attenziona anche i fenomeni interpositori illeciti basati sull’uso distorto del contratto di rete e le operazioni poste in essere dalle società che vi aderiscono finalizzate esclusivamente alla creazione di c.d. “serbatoi di manodopera” per la somministrazione illecita di personale. 

  • Diversa qualificazione del rapporto di lavoro (tirocini, voucher)
    Prosegue, nel corso del 2024, anche l’attività di vigilanza rivolta ai percorsi di alternanza scuola-lavoro, con particolare riferimento ai profili riguardanti la salute e la sicurezza del lavoro secondo quanto previsto dal Protocollo d’intesa siglato il 26 maggio 2022 tra l’INL, il Ministero dell’istruzione, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’INAIL. Particolare attenzione è dedicata ai tirocini extracurricolari con riferimento alla concreta modalità di realizzazione delle attività formative e all’analisi dei soggetti promotori, sia per i rapporti già avviati che per quelli di prossima attivazione. In proposito, specifici controlli vengono svolti anche sull’accreditamento degli enti promotori, sulla sussistenza dei presupposti per lattivazione del tirocinio e sulla sicurezza dei tirocinanti.  L’INL continua poi a verificare anche il corretto utilizzo del contratto di prestazione occasionale ex art. 54 bis Legge 96/2017, così come modificato dalla legge 197/2022, che ha introdotto le prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura (LOAgri), che, ancora per l’anno 2024, sono previste in via sperimentale. 

  • Contrasto al Caporalato L’INL conferma il deciso l’impegno nella vigilanza a tutela di lavoratori particolarmente vulnerabili che, a causa delle loro condizioni economico-sociali (soprattutto nel caso cittadini di paesi terzi), possono diventare vittime di caporalato e sfruttamento lavorativo. Le attività ispettive mirate al contrasto di tali reati vengono programmate e realizzate in base alla consueta attività di intelligence, anche in attuazione delle indicazioni contenute nel PNRR e in linea con le azioni intraprese nell’ambito del Piano Triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura ed al caporalato. L’INL assicura la realizzazione di interventi mirati utilizzando l’approccio multi-agenzia grazie all’attivazione di specifiche task-force interprovinciali nell’ambito del progetto A.L.T. Caporalato D.U.E. – Azioni per la Legalità e la Tutela del lavoro – Dignità, Uguaglianza ed Equità, avviato nel 2022 e teso a valorizzare e consolidare l’esperienza maturata con le precedenti progettualità di Su.Pr.Eme. e A.L.T. Caporalato! Prosegue inoltre la collaborazione con il partner di progetto OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni), con il quale nel 2023 è stato rinnovato uno specifico Protocollo d’Intesa. Quest’ultimo, tra l’altro, ha previsto l’attivazione di sportelli multilingue dedicati alla ricezione delle denunce di irregolarità e sfruttamento lavorativo di cittadini stranieri, con la contestuale presenza di ispettori del lavoro e mediatori culturali OIM. 

Azioni transnazionali in materia di vigilanza sul lavoro 

Sul piano internazionale l’Agenzia promuove e garantisce la propria partecipazione ad ispezioni concertate e congiunte in ambito europeo mirate a contrastare fenomeni maggiormente rilevanti come quelli legati al lavoro non dichiarato, ai distacchi transnazionali non genuini, ai falsi lavoratori autonomi, al ricorso ad agenzie fittizie di somministrazione, alle c.d. letter-box companies: tutte forme di social dumping che si traducono in concorrenza sleale di carattere transfrontaliero e che talvolta coinvolgono anche lavoratori non appartenenti all’UE. Centrale la cooperazione amministrativa con le Autorità competenti degli altri Paesi membri e la collaborazione con altre agenzie e organismi dell’UE (in primis lo SLIC – Comitato degli alti responsabili dell’ispettorato del lavoro). In tale contesto si conferma l’utilità dello scambio di dati mediante l’utilizzo della piattaforma IMI quale strumento sicuro per facilitare l’accesso alle informazioni necessarie alla definizione degli accertamenti relativi ad aziende straniere. L’INL ribadisce il proprio impegno nello scambio di buone prassi con gli altri Stati membri e nell’attuazione degli accordi bilaterali esistenti con le autorità rumene, francesi e spagnole, contestualmente alla promozione di eventuali ulteriori intese con altri Paesi dell’Unione. In particolare, l’INL assicura il proprio contributo all’attuazione delle attività concordate, grazie al qualificato supporto dell’Autorità Europea del Lavoro (ELA), nell’ambito della cooperazione multilaterale avviata con gli ispettorati francese, spagnolo e portoghese. 

Piattaforme digitali 

In tema di lavoro attraverso piattaforme informatiche – in particolare con riferimento al lavoro dei cc.dd. rider – l’attività ispettiva dell’INL sarà prioritariamente rivolta ad accertare il rispetto delle norme prevenzionistiche relative alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e a contrastare possibili forme di discriminazione connesse al funzionamento degli algoritmi, rispetto ai quali risulta del tutto ininfluente il formale inquadramento giuridico del lavoratore. 

Ulteriori profili di tutela riguardano la corretta qualificazione dei rapporti di lavoro in ragione del loro concreto atteggiarsi, determinato dalle espressioni conformative dei meccanismi sottesi alle piattaforme in questione, con particolare attenzione alle tutele economiche all’uopo previste dall’art. 47-quater del d.lgs. n. 81/2015. 

Lavoro sportivo 

Dal 01/07/2023 è entrata in vigore la riforma del lavoro sportivo (d.lgs. 36/2021) che definisce, tra l’altro, il “lavoratore sportivo” e indica le relative possibili tipologie di rapporto di lavoro (subordinato, collaborazione coordinata e continuativa, lavoro autonomo con partita IVA, lavoro autonomo occasionale), da individuare caso per caso, analizzando caratteristiche e modalità concrete di svolgimento delle prestazioni e delle attività da parte del singolo lavoratore. Il d.lgs. 36/2021 è stato seguito da due correttivi, l’ultimo dei quali entrato in vigore il 5 settembre 2023. Alla luce delle modifiche normative, particolare attenzione va rivolta al lavoro sportivo nell’ambito del dilettantismo che si presume oggetto di contratto di lavoro autonomo nella forma della collaborazione coordinata e continuativa. 

Pari opportunità e contrasto alle forme di discriminazione 

Proseguono le sinergie operative con la Consigliera nazionale e le Consigliere territoriali come previsto dal Protocollo d’intesa, sottoscritto l’8 giugno 2023. Nell’ambito dell’attività di vigilanza verrà posta particolare attenzione alla verifica del rispetto del principio di parità di retribuzione per lavoro di eguale valore, all’obbligo di redazione e alla verifica della veridicità del rapporto periodico sulla situazione del personale ed all’eventuale possesso della certificazione della parità di genere per la concessione di sgravi contributivi ed altri aiuti di Stato, in linea con le modifiche apportate al Codice delle pari opportunità. Particolare attenzione verrà posta alle violazioni del principio di pari opportunità nell’accesso al lavoro anche nei riguardi di soggetti con disabilità. 

Vigilanza sullapplicazione dei CCNL 

Sempre nell’ambito della lotta al sommerso, l’attività ispettiva dell’Agenzia avrà riguardo anche ai fenomeni di c.d. dumping contrattuale, determinato dalla applicazione di CCNL sottoscritti da Organizzazioni sindacali e datoriali non rappresentative del settore. L’attività di vigilanza riguarderà le questioni connesse e conseguenti alla mancata applicazione dei CCNL del settore in cui opera l’azienda, sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, pur tenendo fermo il principio di libertà sindacale sancito dalla Carta costituzionale. Nei confronti delle società cooperative proseguono le verifiche sul rispetto degli obblighi previsti dall’art. 7, comma 4, d.l. n. 248/2007 (conv. da l. n. 31/2008) in base al quale in presenza di una pluralità di contratti collettivi, le società devono applicare ai soci lavoratori trattamenti retributivi complessivamente “non inferiori a quelli previsti dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale nella categoria”. Inoltre, le ispezioni riguarderanno gli appalti e le concessioni pubbliche tenendo anche conto dell’evoluzione normativa rappresentata dall’entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti (d.lgs. n. 36/2023), verificando che il trattamento retributivo sia adeguato e confacente alle attività svolte dei lavoratori impiegati nelle procedure di evidenza pubblica. 

Richieste dintervento, conciliazioni monocratiche e diffide accertative 

Una parte rilevante dell’attività svolta dall’INL consiste anche nella trattazione delle richieste di intervento provenienti da lavoratori, rappresentanti sindacali o altri soggetti interessati, che segnalano violazioni in materia di lavoro, legislazione sociale, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e altre irregolarità nello svolgimento di un rapporto di lavoro. 

In tale ambito, l’INL continua con l’azione di rafforzamento degli “sportelli allutenza”, raggiungibili anche “online” con l’utilizzo di modelli di denuncia tradotti in diverse lingue, al fine non solo di garantire la tutela a una più vasta platea di soggetti ma al contempo di indirizzare l’azione ispettiva nei confronti di datori di lavoro potenzialmente irregolari. 

Ulteriori compiti di vigilanza

L’Inl si occuperà inoltre di:

  • vigilanza in materia di salute e sicurezza 
  • vigilanza previdenziale
  • vigilanza assicurativa 
  • verifiche e accertamenti 
  • attività di promozione e prevenzione 
0 comments on VIGILANZA SUL LAVORO: PUBBLICATO IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE 2024