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MARITTIMI: SECONDO RAPPORTO SULLA SICUREZZA PUBBLICATO DALL’INAIL

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  • On Aprile 11, 2024
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In questa seconda pubblicazione viene introdotto il tema della salute, in modo da avere un quadro completo dei rischi, degli infortuni e delle malattie di questo particolare settore.

Il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail ha pubblicato il secondo rapporto sui lavoratori marittimi, intitolato “Attività e fattori di rischio dei lavoratori del mare”, che approfondisce, in relazione a tale settore, la dinamica degli eventi infortunistici, la percezione del rischio, le patologie professionali e l’esposizione all’amianto nelle navi, fornendo rilevanti spunti in un’ottica di prevenzione.

Il rapporto del 2018

I ricercatori del Dimeila (Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail) già nel2018 avevano pubblicato “Gli infortuni dei lavoratori del mare” riportando i risultati dell’attività di ricerca e sorveglianza svolta dal dipartimento. 

Il rapporto del 2024

Nella pubblicazione del marzo 2024, il documento prosegue nell’approfondimento degli aspetti legati al lavoro in mare, integrando le diverse fonti informative disponibili ed ampliando la rete collaborativa a livello istituzionale.

Ed infatti, il rapporto tiene conto dell’attività di raccolta, archiviazione ed analisi delle schede degli infortuni marittimi acquisite dalle Capitanerie di Porto ed inoltrate al Dimeila, oltreché degli ulteriori sistemi di monitoraggio utilizzati al fine di osservare gli effetti sulla salute dei lavoratori (malattie professionali, soprattutto in riferimento all’esposizione all’amianto ancora presente nelle navi).

Il documento in commento, dunque, ha lo scopo di supportare la valutazione dei rischi, ladozione di buone prassi e, più in generale, lassistenza alle imprese.

I contenuti della pubblicazione

Il volume, dopo una breve introduzione dedicata a sintetizzare i principali messaggi contenuti al suo interno, affronta:

  • a situazione economica e socio-demografica;
  • gli infortuni dei lavoratori marittimi;
  • la percezione del rischio da parte dei lavoratori della pesca;
  • le malattie professionali dei lavoratori marittimi;
  • l’amianto nelle navi e gli aspetti connessi all’esposizione;

La ricerca intende offrire una panoramica globale della sicurezza e della salute nel settore, gli aspetti salienti emergenti dal rapporto del 2024 possono essere sintetizzati dai seguenti messaggi chiave:

  • L’analisi del contesto: dal quale trarre gli “elementi utili per identificare i fattori esterni che favoriscano od ostacolano laspinta al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nelle imprese di un certo settore. Fra i meccanismi più efficaci per stimolare i cambiamenti sul lavoro si individuano: la conformità legislativa, gli incentivi economici e la informazione/formazione su buone pratiche procedurali, tecniche ed organizzative”.
  • La scheda di rilevazione degli infortuni a bordo (d.d. 30/05/2000 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), strumento utile in termini di salute e sicurezza dei lavoratori. Infatti, le analisi svolte mostrano che in ottica prevenzionale il contributo informativo potrebbe essere reso ancora più efficace attraverso un affinamento della sezione dedicata alle cause ed alle tipologie di incidente.
  • Per una riflessione a tutto campo sulla sicurezza del cosiddetto “ciclo nave” bisognerebbe analizzare le informazioni concernenti gli infortuni che, benché riconducibili ad altre attività economiche, derivano da compiti che si frappongono alle azioni dei lavoratori marittimi, ad esempio vari infortuni nei settori del Movimento merci relativo a trasporti marittimi e fluviali, della riparazione e manutenzione di navi e imbarcazioni e dei Servizi connessi al trasporto marittimo e per vie d’acqua. Inoltre, con la stessa scheda di rilevazione degli infortuni ex d.d. 30/05/2000 si potrebbero sfruttare gli spazi previsti dal format (il campo annotazioni) per descrivere brevemente una dinamica degli avvenimenti. 
  • Le indagini sulla percezione dei rischi dei lavoratori rappresentano una altra fonte utile in cui si utilizza la partecipazione attiva dei lavoratori, in particolare nell’ambito delle azioni di assistenza codificate nel Piano nazionale della prevenzione del Ministero della salute 2020 – 2025. Tali indagini mirano ad evidenziare i punti di attenzione su cui orientare le azioni di ricerca i e su cui attivare collaborazioni e flussi informativi tra i vari soggetti coinvolti nella prevenzione, particolarmente utili in un ciclo, come quello del lavoro marittimo, caratterizzato dalla specificità̀ della normativa, dei sistemi di rilevazione dello stato di sicurezza e salute e da competenze istituzionali con peculiari punti di sovrapposizione.
  • le informazioni riguardanti le malattie professionali dei lavoratori marittimi risentono del fatto che, sul versante assicurativo, sono registrate su due diversi archivi: quello della gestione ‘Industria e Servizi’ e quello ‘ex Ipsema’. I sistemi di sorveglianza Malprof e Marel di Inail Ricerca offrono elementi integrativi per lo studio del fenomeno. Un ulteriore contributo conoscitivo, sollecitato dai risultati delle analisi dei dati, che evidenziano il peso dei tumori e delle asbestosi, può derivare dalla integrazione informativa con altre fonti quali la banca-dati AMINAVI dell’Istituto di ingegneria del mare del Cnr. Essa, infatti, contiene notizie sulle unità navali, sulla presenza di amianto a bordo e sui casi di malattia subiti dai lavoratori dell’equipaggio.

QUI IL PDF

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