LAVORO: COMMENTARIO TECNICO DEL DECRETO “MANIFESTO” DEL GOVERNO
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- On Giugno 20, 2023
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Il commentario al d. l. n. 48 del 4 maggio 2023, recanti Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro, a cura dei ricercatori di Adapt, l’Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle Relazioni industriali, mira a fornire un contributo alla discussione parlamentare, segnalare le criticità, soprattutto sul piano della tecnica normativa e della coerenza di sistema, e le novità più qualificanti, rinvenibili nel provvedimento governativo.
Il decreto legge
Il provvedimento in commento è il primo in materia di lavoro e previdenza adottato dal Governo in carica, eccettuate le disposizioni contenute nella legge n. 197/2022, finanziaria per il 2023.
Secondo quanto affermato dai ricercatori, al decreto legge può riconnettersi lo stesso valore paradigmatico (provvedimento “manifesto”) che ebbe nel 2018 il d.l. n. 87 (c.d. decreto dignità), intervenendo non a caso in funzione modificativa proprio su alcuni istituti, in primis il contratto a tempo determinato, regolati dal primo provvedimento del Governo a trazione Lega-Movimento 5 Stelle.
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Le ragioni di straordinaria necessità e urgenza
L’intervento è sorretto da ragioni di “straordinaria necessità e urgenza” che appaiono ormai connaturate al nostro mercato del lavoro.
Si ripropone, quindi, la vexata quaestio sull’abuso dei decreti-legge nonostante l’invito rivolto dal Presidente Mattarella a «ricondurre la decretazione d’urgenza entro i limiti costituzionali» per preservare le prerogative legislative del Parlamento.
Di particolare urgenza si sono ritenuti gli interventi di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale delle fasce deboli con la sostituzione del reddito di cittadinanza con i nuovi istituti dell’Assegno di Inclusione (AdI) e del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), nonché quelli di modifica della disciplina sui contratti a termine «per favorire l’accesso al mondo del lavoro, semplificare le procedure contrattuali e risolvere le criticità in materia pensionistica».
A questi due nodi tematici se ne aggiungono altri relativi a specifiche esigenze settoriali e alla volontà politica di intervenire su tematiche particolarmente sentite sul piano sociale.
La mancata organicità del provvedimento
A parere dei commentatori: “il decreto lavoro si orienta verso ambiti di disciplina non sempre agevolmente raggruppabili e non restituisce in alcun modo la dimensione, ma neppure la prospettiva, di un intervento organico e armonico di riforma della regolamentazione del lavoro e del mercato del lavoro. […] L’atto normativo appare costruito faticosamente e non sempre di facile lettura,nel quale non si riesce a cogliere un approccio sistematico, ma neppure un quadro d’insieme lineare, dovendo purtroppo considerare – al netto della ratio delle singole previsioni di cui si dà conto nei contributi – uno scenario di politiche del lavoro che ancora manca di visione”.
Gli interventi interessanti e quelli in chiaroscuro
Al di là delle norme sull’assegno di inclusione e sulla (temporanea) riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori, non mancano interventi interessanti in materia di sicurezza sul lavoro, di tutela antinfortunistica per i percorsi scuola-lavoro, di semplificazione degli oneri informativi, di rafforzamento della vigilanza.
Altre misure rimangono in un “chiaro-scuro”, necessitando di una scelta legislativa matura in sede di conversione in legge come, ad esempio, le norme sul contratto a tempo determinato, sulle prestazioni occasionali e sul welfare aziendale.
La suddivisone in aree tematiche
Il commentario è suddiviso in diverse aree tematiche:
La parte I del volume è dedicata alle “Disposizioni sui rapporti di lavoro con le modifiche introdotte sulle tipologie contrattuali, sugli obblighi informativi posti in capo al datore di lavoro o su specifiche discipline settoriali”, e contiene:
- l’analisi della riforma dei contratti a tempo determinato e dei riflessi che produce sulla disciplina del contratto di somministrazione e il contributo sul contratto di prestazione occasionale nel settore turistico e termale;
- gli interventi di semplificazione e rimodulazione degli obblighi informativi introdotti dal d.lgs. n. 104/2022 in attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 sulle modifiche relative alla possibilità di rinvio ai contratti collettivi e alla accessibilità delle fonti contrattual-collettive da parte del lavoratore e quelle relative all’ambito applicativo degli obblighi informativi in presenza di sistemi decisionali e di sorveglianza automatizzati;
- i contributi sugli interventi in materia di lavoro marittimo, sulla vicenda lavorativa degli ex lettori di lingua e sulle novità che riguardano la retribuzione dei lavoratori assunti dagli enti del terzo settore.
La parte II è dedicata a Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e agli interventi sulla disciplina prevenzionistica con specifico riferimento alle modifiche apportate al d.lgs. n. 81/2008 (Testo Unico sulla sicurezza) e alla disciplina introdotta in tema di alternanza scuola-lavoro e di sistema scolastico.
La parte III relativa alle Disposizioni in tema di sicurezza sociale distinta in due sezioni, la prima dedicata alle misure di inclusione, la seconda alle misure di sostegno.
All’interno della parte IV si trova l’analisi delle Disposizioni in tema di mercato del lavoro, revisione dei c.d. PCTO, rifinanziamento del Fondo nuove competenze e, le misure di settore relative al personale di Agenzia Industrie Difesa, gli interventi di tipo economico (principalmente istituzioni o rifinanziamenti di Fondi e misure di sostegno economico) le novità introdotte sui diritti dell’azionista e sul contenimento dei costi da parte del Ministero dell’economia quando agisce in veste di azionista.
Nella parte V vengono analizzati invece gli Incentivi e le misure fiscali introdotti dal decreto per favorire l’accesso al mondo del lavoro e per sostenere le famiglie attraverso una riduzione del cuneo fiscale, con particolare riguardo a quelli che accompagnano i nuovi istituti dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro nonché l’aumento dell’esonero parziale dei contributi IVS per i dipendenti; la sezione contiene poi un’analisi delle misure introdotte in materia di welfare aziendale, con l’inquadramento dell’intervento nella sua evoluzione normativa.
Infine la parte VI è dedicata agli interventi in materia di Ispezioni e sanzioni, con un primo contributo che si occupa delle disposizioni volte a rafforzare l’attività ispettiva e un secondo delle discipline rilevanti per il sistema sanzionatorio penale e amministrativo.
QUI IL COMMENTARIO PER INTERO
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