L’Inps, con il messaggio 754/2023, ha comunicato che il sistema di gestione delle domande di pensione è stato implementato per consentire la presentazione delle istanze di pensione anticipata flessibile ai sensi della Legge di Bilancio 2023.

Tale istanza può essere presentata dagli iscritti: all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), alle forme esclusive e sostitutive della stessa gestite dall’Inps e alla Gestione Separata, che entro quest’anno, maturino i requisiti previsti dalla legge, nello specifico: 62 anni di età ed un’anzianità contributiva minima di 41 anni (“Quota 103”).

Tale disposizione interviene dopo “Quota 100” che nel biennio 2019 – 2021 consentiva di accedere al pensionamento anticipato al raggiungimento dei 62 anni di età e 38 di contributi e “Quota 102” nel 2022 con 64 anni di età e 38 di contributi.

Si precisa che il requisito contributivo può essere raggiunto anche cumulando i periodi contributivi non coincidenti versati nelle gestioni previdenziali indicate.

L’importo della pensione concessa con “Quota 103”, secondo quanto previsto dal comma 183 della Legge di Bilancio 2023, non può essere superiore a 5 volte il trattamento minimo previsto, fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni). 

Inoltre, la pensione ottenuta con questo meccanismo non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.

Chi ha maturato i requisiti previsti dalla legge entro il 31 dicembre 2022 avrà diritto alla pensione a partire dal 1° aprile 2023 (1° agosto per i dipendenti pubblici).

Diversamente, coloro che maturino i requisiti a partire dal 1° gennaio avranno diritto al trattamento passati tre mesi dalla loro maturazione (sei mesi i dipendenti pubblici).

Ai dipendenti che, raggiunti i requisiti per la pensione anticipata flessibile, decidono di continuare a lavorare, è riconosciuta la facoltà di scegliere di non versare la loro quota di contributi previdenziali relativi a invalidità, vecchiaia e superstiti, ed in tal caso il relativo importo verrà corrisposto direttamente al lavoratore, che otterrà una busta paga netta più alta.

Le istanze possono essere presentate attraverso i seguenti canali:

– dal sito internet www.inps.it, sezione “Pensione e previdenza” > “Domanda di pensione”, accedendo tramite SPID (almeno di Livello 2), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0);

– tramite i servizi telematici offerti dagli Istituti di Patronato riconosciuti dalla legge;

– in alternativa è possibile chiamare il Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).