Avvocati e commercialisti: in arrivo certificazione UNI su sostenibilità e sicurezza
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- On Giugno 13, 2022
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Buona organizzazione ed efficienza dei servizi professionali ma anche rispetto degli aspetti EGS cioè collegati alla sostenibilità ambientale, alla non discriminazione, alla sicurezza sul lavoro, alla conciliazione vita-lavoro.
È ciò che intende promuovere la nuova norma Uni “Principi organizzativi e gestione dei rischi connessi all’esercizio della professione per la creazione e protezione del valore” per gli studi professionali di qualsiasi dimensione e forma giuridica.
I principali aspetti del nuovo modello
Mentre finora si utilizzava la norma Uni Iso 9001, lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la gestione della Qualità di qualsiasi organizzazione, il nuovo modello nato per gli studi professionali di avvocati e dottori commercialisti, considera molti altri aspetti tra cui anche la gestione del rischio secondo la Uni Iso 31000, l’aggiornamento professionale, la sostenibilità, la conciliazione vita lavoro.
Vediamo punto per punto gli aspetti presi in considerazione:
- l’aggiornamento continuo di tutti i componenti dello studio,
- l’applicazione dei principi di equità e valorizzazione delle differenze
- l’elaborazione di documenti di rischio sanitario e di protocolli di sicurezza
- l’elaborazione di una politica di comunicazione efficace con i clienti e di indagine sulla loro soddisfazione
- il rispetto della sostenibilità ambientale con utilizzo di materiali riciclati e ecosostenibili, raccolta differenziata, contenimento degli sprechi
- rispetto della sostenibilità lavorativa con la possibilità di lavoro a distanza, rispetto dei periodi di ferie e congedi, diritto alla disconnessione, sostegno ai componenti che lasciano lo studio.
Il codice del progetto e lo stato dell’arte
Il codice del progetto è UNI1610191 “Studi professionali di Avvocati e Dottori commercialisti – Principi organizzativi e gestione dei rischi connessi all’esercizio della professione per la creazione e protezione del valore”.
Il nuovo standard è attualmente in consultazione sul sito UNI, dove si può valutare e commentare con segnalazioni e richieste, fino al 2 luglio 2022. L’inchiesta pubblica serve a raccogliere i commenti degli operatori e a ottenere il consenso più allargato possibile.
Una volta chiusa la consultazione pubblica lo standard dovrebbe essere reso definitivo e utilizzabile entro il 2022 dalle società di certificazione della qualità. Si ricorda, infatti, che le norme UNI non sono leggi ma norme di comportamento il cui utilizzo è volontario. A quel punto gli studi potranno decidere se dotarsi della certificazione. Come tutte le altre norme Uni anche questa sarà sottoposta a revisione periodica.
Il parere dell’ASLA
“Queste indicazioni non sono nate in maniera semplicistica per scopo didattico – spiega il presidente dell’ASLA, Associazione degli Studi Legali Associati – che ha preso parte alla elaborazione, ma perché sono utili per il successo economico degli studi. Infatti l’attenzione al rischio, il giusto trattamento dei talenti e delle pari opportunità rendono lo studio più ricco e migliore per quelli che ci lavorano e per i potenziali clienti”.
Cos’è l’UNI
UNI è l’ente italiano di normazione privato e scopo di lucro che fa parte parte delle organizzazioni CEN e ISO. Le norme UNI descrivono la maniera migliore per realizzare un prodotto, condurre un processo, svolgere una professione. Per definirle si legge sul sito UNI, vengono messe insieme le parti interessate – da chi progetta agli utilizzatori finali – e i maggiori esperti del settore; la soluzione viene sottoposta a un’inchiesta pubblica per affinarla e viene poi ufficializzata.
Credit by: Fisco e Tasse
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