Sentenza numero 665 del 28 marzo 2018 – prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania
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- On Aprile 28, 2018
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di Glenda Giardina, Avvocato.
Con la sentenza numero 665 del 28 marzo 2018, la prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania, a fronte d’un provvedimento implicito di revoca, ha riconosciuto il diritto all’indennizzo previsto dall’art. 21 quinquies, comma 1 bis,della l. n. 241/1990.
La particolarità della decisione si coglie nella parte motiva laddove si legge che “…l’impugnata delibera di presa d’atto dei Piani Cava Regionali poteva essere correttamente inquadrata nell’ambito degli atti di ritiro di un precedente provvedimento amministrativo ad efficacia durevole, di fatto concretizzando tale atto una vera e propria – seppur implicita – revoca ai sensi del citato art. 21 quinquies del citato Piano di lottizzazione (approvato con delibera del Consiglio Comunale di Melilli n. 94 del 30 novembre 2009), per comprovati sopravvenuti motivi di interesse pubblico espressi nei Piani Regionali in questione, ricorrendo nel caso di specie tutte le condizioni in presenza delle quali la consolidata giurisprudenza amministrativa (in tal senso, Consiglio di Stato, Sezione IV, n. 5758/2002) ammette un siffatto atto implicito, quali: (i) l’esistenza di una manifestazione espressa di volontà da cui desumere l’atto implicito, consistente in un comportamento concludente o in un altro atto amministrativo proveniente dalla P.A. a contenuto amministrativo (nella fattispecie, la gravata delibera di presa d’atto dei Piani Cava Regionali); (ii) la provenienza di tale atto o comportamento da un organo competente nell’esercizio delle sue attribuzioni (il Consiglio Comunale di Melilli); (iii) il rientrare l’atto implicito nella sfera di competenza dell’autorità amministrativa emanante l’atto presupponente, rilevando come, nel caso di specie, quest’ultimo sia stato adottato dallo stesso organo (il Consiglio Comunale) che aveva formalmente approvato la convenzione di lottizzazione oggetto di revoca; (iv) il rispetto delle regole procedimentali prescritte per l’emanazione di un provvedimento del genere (nella fattispecie, l’adozione di una deliberazione del Consiglio Comunale); (v) infine, l’immediata ed inequivoca deduzione della volontà provvedimentale, secondo un collegamento esclusivo e bilaterale tra atto implicito e atto presupponente, nel senso che l’atto implicito deve essere l’unica conseguenza possibile di quello espresso, atteggiandosi, infatti, la revoca della convenzione di lottizzazione quale unico effetto logico della gravata presa d’atto…”.
Sentenza N. 665_2018_prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania
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